lunedì 23 novembre 2009

Julie & Julia

Meryl Streep as "Julia Child" in Columbia Pictures' JULIE & JULIA.

Ok, lo so che questo film non è uscito adesso…ma io ho avuto modo di vederlo solo ieri e quindi è da oggi che posso dare il via ai commenti!
Ne parlo perché vorrei che chi di voi non lo avesse ancora visto, lo facesse. Perché? perché già dopo alcuni minuti vi renderete conto che Julie fa un po’ quello che facciamo noi coi nostri blog: scrive della sua grande passione, la cucina…e lo fa a cuore aperto, mostrando a chi la legge anche i propri difetti, quando questi emergono inesorabilmente.
Ed è così che facciamo anche noi…comunichiamo agli altri quello che sappiamo fare, chiediamo consigli, pareri, non celiamo le nostre debolezze se un progetto a cui stavamo lavorando non riesce proprio come speravamo.

Amy Adams as "Julie Powell" in Columbia Pictures' JULIE & JULIA.
Anche a me è capitato di confrontarmi inevitabilmente con un’idea presentata da chi era più esperta di me e, come se non bastasse, ho voluto sempre mettere del mio in un progetto che già presentava delle difficoltà evidenti…anche io sono entrata talvolta quasi nello sconforto, non riuscendo a venire a capo di uno schema mentale o proposto da qualcun altro…ma non mi sono data mai per vinta.
E Julie, portando avanti il suo spazio nella rete, è riuscita ad uscire fuori dalla magmatica condensa di blog nonsense…e così è nato un libro, poi il film…
Julia, un libro di ricette e un’icona della cucina.
Julie, una ragazza con una vita ordinaria e una sfida che dura un anno.
Tratto da due storie vere, due vite che si incrociano sullo sfondo di mille profumi e sapori.
E una Meryl Streep strepitosa come sempre.
E in più sapete cosa ho trovato io?
Il blog di Julie, quella vera, da cui tutto ebbe inizio…chi ha già visto il film difficilmente resisterà alla tentazione di andare a dare anche solo un’occhiata, io personalmente mi ci sto perdendo un po’ dentro, perché è così umana e simpatica… Poi, per chi volesse, c’è anche il suo attuale blog: cronache da una ex impiegata ora scrittrice di successo!
A me non interessa sfondare nel mondo editoriale, ma trovo bello sorridere leggendo la sua storia… :)

giovedì 19 novembre 2009

E il premio va a…

…Lilly!
Eh sì, mie care! Oggi è arrivato a casa mia un pacchetto delizioso che racchiudeva la mia prima vincita di un blog candy…sono molto contenta di essere la fortunata che può avere tra le sue mani la “mantita” lavorata con tanto amore e pazienza da Brujita!

Y el premio es para…
…Lilly!
sì, mis queridas! Hoy ha llegado a mi casa un paquete hermoso que contenìa mi primera ganancia en un blog candy…estoy muy contenta de ser la afortunada que puede tener entre sus manos la “mantita” tejida con mucho cariño y paciencia por Brujita!

And the winner is…
...Lilly!
Yes, my dear! Today a delightful parcel has reached my home and it wrapped my first win in a blog candy…I am very happy with being the lucky person who can have in her hands the “mantita” made with lots of love and patience by Brujita!

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Questo rotolone l’ho chiamato “mantita” perché è un nome spagnolo…il pacco proviene infatti dalla Spagna..

Este rollo lo he llamado “mantita” porque es un nombre español…el paquete proviene en efecto desde España…

I called this roll “mantita” because it is a spanish name…in fact the parcel comes from Spain…

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Quando l’ho srotolato, ho trovato dentro anche un affettuoso messaggio di Brujita e un pupazzetto…

Cuando lo desenrollé, encontré también un cariñoso mensaje de Brujita y un muñeco…

When I unrolled it, I also found a lovely message and a puppet…

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Ecco una foto del regalo completamente aperto…mantita significa in spagnolo copertina…una coperta calda calda fatta da tanti gomitoli di lana colorata, alcuni di questi particolarmente morbidi!

Y ahora una foto del regalo enteramente abierto…mantita significa en español “copertina”(esta es la palabra italiana)…una manta muy caliente hecha por muchos ovillos de lana pintada, algunos particularmente suaves!

Here is a photo of the gift totally rolled out…mantita in spanish means little blanket…a very warm blanket  handmade with many yarns of colourful wool, some of these really soft!

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I colori sono gli ideali per me, non potevo non concorrere per vincerla…tra l’altro il premio ha acquistato per me un significato particolare perché per vincerlo occorreva scegliere un numero di tre cifre e quello che si sarebbe avvicinato di più all’estrazione di un gioco spagnolo avrebbe vinto…il numero lo ha deciso il mio ragazzo…faccio bene a coccolarlo o no? mi porta anche tanta fortuna!

Brujita fa con l’uncinetto delle cose davvero belle…e questa ne è la prova! Mille grazie a lei per questo regalo!

 

Los colores son ideales para mì, no podìa no intentar para ganarla…entre otras cosas, el premio tiene un sentido especial para mì, porque para conseguirlo tenìamos que elegir un numero de 3 cifras y el que màs se acercaba al sorteo del ONCE, ganaba la manta…el numero lo elegì mi novio…por lo tanto tengo otra razòn para mimarlo o no? tiene suerte…!

Brujita teje con el ganchillo cosas maravillosas…y esta es la comprobaciòn! Muchas gracias a ella por este regalo!

 

Its colours are perfect for me, I couldn’t miss the opportunity to win it…among other things, this gift has become meaningful for me, beacause in order to be in the chance to win, you have to choose a number made of 3 figures and the one that was the nearest to a spanish national draw would have won the blanket…my boyfriend chose that number…so, is it good to pamper him or not?…he is my lucky star too!

Brujita creates beautiful things with the hook…and this is the proof! Many thanks to her for this lovely giveaway!

martedì 17 novembre 2009

Il mio tutorial per le etichette!

E’ innegabile che dopo tanto lavoro manuale che sta dietro ognuna delle creazioni, si arrivi al desiderio di mettere il proprio nome sugli oggetti che realizziamo. Non la definirei mania di protagonismo, ma solo un modo per far sapere che quello che indossiamo noi o i nostri cari o altri ancora è frutto di passione e amore: è un handmade 100%.

Tante bloggers hanno scritto sulle loro pagine i propri metodi e io li ho consultati prendendo, in base alle mie esigenze, un po’ da uno e un po’ da un altro. Quello più rispondente alle mie esigenze lo trovate qui.

Il primo problema era determinato dal fatto che io dovevo riprodurre principalmente un’immagine a colori e non una scritta, l’immagine presentava degli spigoli e quindi non volevo si sfaldasse via col tempo o coi lavaggi.
Ho comprato allora la carta transfer per tessuti scuri (si trova sotto varie marche, la mia è svizzera!), che rispetto a quella tradizionale per tessuti chiari è più resistente, ma fate attenzione a ritagliare bene il contorno perché verrà trasferito anche lo sfondo. Il risultato finale però mi ha lasciato abbastanza soddisfatta, nei ritagli di tempo ho preparato le sagome ed ecco che adesso voglio presentarvi il procedimento!

Il logo che ho scelto, neanche a dirlo, è la mia farfallina, a cui sono molto legata! E’ un’immagine unica e personalissima che ho realizzato da me…un giorno vi farò vedere dove si trova l’originale e allora capirete il perché della sua importanza e quanto ci tenga a che non venga copiata più di altre cose (vorrei anche informarmi per avere il marchio un giorno, ma non so bene come funzioni la cosa)!DSC08570

Per stampare le icone in sequenza si può usare un impaginatore come Illustrator, che permette di decidere con precisione dove sistemare ogni elemento nella pagina. In alternativa, riducendo il più possibile i margini, si può più semplicemente fare un copia e incolla dell’immagine lungo tutta la superficie di un foglio di Word, e poi stampare sulla carta transfer con la migliore risoluzione di stampa. Per accertarsi che le dimensioni siano quelle desiderate, non occorre stampare un foglio pieno dell’immagine ripetuta: basterà metterne una o due della dimensione che abbiamo stabilito e stampare la pagina in un foglio normale, per la gioia della nostra cartuccia!

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Occorrerà a questo punto ritagliare le sagome e staccare la pellicola sul retro della carta.

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Riscaldiamo il ferro da stiro secondo le temperature indicate nelle istruzioni della carta, mettiamo la striscia di tessuto su cui vogliamo trasferire la nostra immagine sull’asse da stiro e distanziamo le sagome secondo le nostre preferenze. Interponiamo tra le immagini da trasferire ed il ferro il foglio speciale che troviamo nella confezione, passiamo il ferro caldo per mezzo minuto circa sull’icona e facciamo raffreddare per un paio di minuti prima di staccare il foglio dalla striscia di tessuto. Ricordate che per questo tipo di carta per tessuti scuri l’immagine non deve essere speculare!

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A questo punto le immagini sono perfettamente trasferite sul tessuto e l’effetto ha una qualità così buona da sembrare stampate direttamente sul tessuto!

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Ecco il risultato finale dell’etichetta cucita su un guantino!

Per evitare che il tessuto tagliato possa sfilacciarsi, ho seguito il suggerimento dato da Elena: passare il pennello di uno smalto trasparente perpendicolarmente rispetto ai bordi dell’etichetta stessa...il metodo funziona alla perfezione, si tratta semplicemente del vecchio rimedio della nonna per recuperare un collant smagliato…!

Mi rendo conto che il procedimento può risultare un po’ macchinoso ma mi è sembrato il migliore per un’immagine a colori con un risultato a lunga scadenza ed inoltre è anche resistente ai lavaggi!

sabato 14 novembre 2009

Premi e candy…

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Un paio di giorni fa ho ricevuto il mio primo premio da parte di Cristina dal blog Lanando! Devo dire che mi ha fatto molto piacere perché non mi trovo nella rete da molto tempo e quindi sapere che c’è già qualcuno che apprezza così tanto quello che voglio condividere con voi mi rende felice.
Accetto anche di stare al gioco delle regolette che stanno dietro a questo premio - seppure con delle modifiche - perché mi sembra una cosa carina e un modo per far sapere alle bloggers che seguiamo di più che il loro lavoro vale un premio, anche se virtuale.
La prima regola è quella di citare chi ci ha premiati, il che mi pare piuttosto naturale, un ringraziamento che va fatto automaticamente.
Seconda regola: scegliere 14 blogs a cui vogliamo consegnare a nostra volta il premio. Non sono amante delle catene, ma questa volta voglio passare il mio premio perché la trovo una buona occasione per far sapere agli altri cosa pensiamo di loro. Ma voglio scegliere io il numero, che sarà più ridotto di quello stabilito dal gioco, perché donare un premio deve essere una cosa spontanea e immediata: e io voglio pensare ad una manciata di persone, le prime che mi vengono in mente perché sono quelle che finora ho seguito con maggiore assiduità e che maggiormente mi fanno sentire il loro calore. Il mio premio vuole essere quindi un ringraziamento  per queste persone che mi hanno sostenuta dall’inizio di questa mia bella avventura. Scegliere quali sono i blog migliori ritengo che sia una selezione ingiusta, e sceglierne 14 mi sembra un po’ complesso: significa sceglierne troppi e lasciarne fuori tanti altri..vorrei evitare di fare una semplice accozzaglia obbligatoria di 14 mondi creativi e quindi farò una cosa più ristretta ed estemporanea…faccio sempre le cose a modo mio e spero che nessuno me ne vorrà per questo!
Ecco i blog a cui passerò il premio: Artherapy, Tzugumi's knitting & cakes, Abc Hobby, Certain Creatures, Beads and tricks, Maglia & chincaglie…ci sarebbe poi anche Try 2 knit, ma ha già ricevuto questo premio e non mi sembra sensato un doppione! Comprenderò bene chi non vorrà continuare la catena perché probabilmente altre volte non lo farò neanche io…!

Passiamo adesso alla terza ed ultima condizione…un questionario di 10 domande a cui rispondo con piacere per farmi conoscere meglio da voi:

In quale animale ti reincarneresti? in una farfalla…che domande!

Di chi o di che cosa non potresti fare a meno? sono banale se rispondo “del mio ragazzo?” ;-)

Cosa apprezzi di più in una persona? La tenacia

Di che colore preferisci vestirti? rosa in tutte le sue sfumature, passando per il lilla fino ad arrivare al viola

Definisciti in tre parole: mmm, questa è difficile…istintivamente direi: logorroica, caparbia, appassionata (nel significato di “colei che segue fermamente ciò che la appassiona e ciò in cui crede”)

Un viaggio che vorresti fare: in questo momento della mia vita, Parigi ma questa volta finalmente con l’amore, quello vero…

Citazione preferita: anche le citazioni inseguono il mood del momento…e allora quello di questi ultimi mesi è senz’altro: “When everything seems to be going against you, remember that the airplane takes off against the wind, not with it” = “Quando tutto sembra andarti contro, ricorda che l’aereo decolla controvento non con il vento in coda” (Henry Ford)

Cosa ti piacerebbe fare: viaggiare e avere una vita semplice da condividere con i propri affetti

Se non ti dedicassi a quello che fai cos'altro ti piacerebbe fare? devo ancora trovare la mia strada ultima ma direi che mi dedicherei a fare l’artigiana al 100%, a vivere in polinesia e vendere le mie cianfrusaglie in un chiosco di paglia…e poi tornare a casa la sera trovando il mio amore anche lui realizzato e facendo insieme piccole e semplici cose (ah, affacciandomi dalla verandina ovviamente vorrei vedere l’oceano e le palme!!!)

Qual è la tua stravaganza? riempio il mondo di farfalle colorate…che posso farci?!?

 

Concludo segnalando il blog candy di una creativa che stimo moltissimo…Roberta mette a disposizione della fortunata vincitrice ben due premi: una spilla in feltro curata in ogni dettaglio e un kit + tutorial per crearne un’altra con le nostre mani! L’idea è così carina che non si può non ringraziarla…e se ancora non la conoscete, andate a dare un’occhiata a ciò che è in grado di realizzare!

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mercoledì 11 novembre 2009

Knit…map!

Oggi voglio condividere con voi la scoperta di un utile sito!

Preparandomi alla partenza del prossimo mese, ho cominciato a pensare a come organizzare lo spazio dedicato in valigia agli attrezzi pro-crafts…! Mi sono subito posta il quesito: troverò un rifornitore di lana e co. per le mie creazioni?

Sarà complessa l’organizzazione della mia nuova vita lì e quindi ho estremo bisogno della mia valvola di sfogo…ecco allora che ho iniziato a girovagare per la rete e ho presto trovato una risposta: Knitmap.

Knitmap è un sito in lingua inglese in cui è presente un database che consente di effettuare una ricerca dei negozi di lana presenti nelle varie città del mondo.

Ecco la homepage del sito:

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Nella schermata di ricerca all’interno della pagina principale è sufficiente inserire la località, l’indirizzo o il c.a.p. e selezionare i servizi che abbiamo bisogno di trovare nel negozio, come disponibilità di posti a sedere, vendita di snacks, wifi, ecc.

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Io ho inserito ad esempio Londra, ricercando i negozi che organizzano dei corsi da seguire. Ecco cosa compare nella schermata successiva:

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A sinistra sono elencati i negozi trovati. Se clicchiamo sulle bandierine della mappa, si aprirà invece una finestra con le informazioni essenziali sul singolo negozio:

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All’interno di quella finestra, cliccando su details>>, si apre la scheda del negozio, con tutte le informazioni inserite dagli stessi utenti, compresi i commenti di chi ha visitato il negozio:

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Il sito è molto comodo, soprattutto per l’estero – come sempre! – ma vi si trovano comunque anche negozi di alcune città italiane, come Milano, Roma, Venezia.

Utile risorsa, ad esempio,  per chi viaggia o si sposta per lavoro o per svago e vuole portare a casa un souvenir…un po’ particolare!

venerdì 6 novembre 2009

Scatola riciclosa…con sorpresa lanosa

Proprio l’altro ieri ho ultimato un regalino lanoso per il mio ragazzo e pensavo ad una confezione carina in cui racchiuderlo…così mi è calzato a pennello il suggerimento di Francesca nel suo recente post: perché non utilizzare le scatoline in cui vengono confezionati solitamente i profumi? alcune hanno veramente forme particolari e sono anche coloratissime!
Dò uno sguardo veloce nella mia stanza e ne trovo subito una adatta allo scopo e che era già pronta per finire nella spazzatura: occorre solo addobbarla a festa (e a tema)!
Ecco cosa ne è venuto fuori:

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Ho semplicemente ritagliato alcune immagini da un giornale che fossero perfettamente a tema col mio mood (tra un mese spicco un volo a tempo indeterminato per Londra!)  e quindi via libera alla London Eye in primo piano!
Nella parte superiore della scatola ho incollato una farfallina – non può mai mancare! -  e sotto un disegnino con pallini colorati. E poi ancora altre immagini, ma la frutta che vedete in basso era già stampata nella scatolina, che tra l’altro profumava ancora di fragola!

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Ma cosa conteneva questa scatola???

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Ecco i nuovi scaldamani versione maschile…!

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Lui è un amante della musica e allora cosa c’era di più adatto di due crome e una chiave di violino, che gli scaldassero le fredde serate invernali trascorse alla tastiera del computer?
Il pattern è molto semplice: una costa molto larga a diritto su cui poter “disegnare”, alternata con una maglia a rovescio ed altre coste un po’ più strette dal lato del palmo, in modo da rendere il guantino più elastico e movimentato…per quanto un uomo non possa portare punti traforati, pizzi o merletti, dovevo pur sbizzarrirmi in qualche modo…!

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E’ il mio primo ricamo a punto maglia perché non amo ricamare ma in questo caso l’idea mi sembrava proprio molto carina…diciamo che il risultato finale mi soddisfa perché sono riuscita a fare delle operazioni aritmetiche e geometriche per riuscire ad inquadrare nel miglior modo possibile le figure nel pentagramma…

Ovviamente la mano della modella nella foto è la mia e questo è il motivo per cui gli scaldamani sembrano piuttosto larghi!

lunedì 2 novembre 2009

Noi festeggiamo così…

Mentre nel resto d’Italia si diffonde sempre di più la festa di Halloween, per quanto affascinanti possano essere le decorazioni di zucche e streghette, qui in Sicilia noi abbiamo ancora una tradizione ancora abbastanza viva che ricorre nel giorno dei morti.
Quando ero piccola, la mattina del 2 novembre mi svegliavo e andavo furtiva in giro per la casa in cerca dei doni e dei dolcetti che, secondo una tramandata usanza, i cari defunti sono soliti lasciare ai bimbi nelle proprie abitazioni, un po’ come succede per Santa Lucia in altri luoghi d’Italia.
Non ci sono più bambini in casa…ma la golosità, quella rimane!

Così questa mattina è stata dedicata alla preparazione dei dolcetti tipici di questa festa: la frutta di Martorana!

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Si tratta di dolci a base di farina di mandorle a forma di frutta (il nome proviene da un convento di Palermo presso il quale furono realizzati per la volta dalle suore, chi vuole saperne di più chieda pure!) e poi dipinta con colori alimentari…quindi commestibilissimi!

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Ecco il tavolo da lavoro con alcune forme ancora da spennellare…

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…ed ecco i vassoi con tutta la frutta già pronta da mangiare!

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I pomodori…

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…le fragole…

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…le pannocchie…

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…l’uva in due varietà…

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…i fichi d’india siculi ovviamente…

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…una piccola variazione al tema “frutta” concesso alle mie adorate farfalle…

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…e infine questo cuore per il mio amore ma anche per tutte le persone che mi vogliono bene!

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